Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 10 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie

CPN 17-18 dicembre 2022

Fiorenzo Fasoli

Ci troviamo in una situazione politica particolarmente complicata e difficile.
Guerra, crisi economica, ambientale, la destra al governo e la sinistra da ricostruire richiamano ancor di più la necessità di lavorare per l'alternativa.
Non possiamo, in questa situazione, confidare che la nostra salvezza vada ricercata in qualche improbabile presenza istituzionale e dobbiamo rifuggire da ogni tentazione politicista.
Anche parlare del movimento 5 stelle mi risulta ostico soprattutto per le cattive esperienze vissute in Veneto e nella mia città, sia da punto di vista del movimento NO TAV che dalle esperienze istituzionali.
Anche la nuova collocazione del movimento deve essere verificata perchè mi pare più un riposizionamento tattico ed opportunistico piuttosto che strategico.
Di certo un conto è essere progressisti ed un altro costruire l'alternativa.

Oggi, per me, la priorità sta in Unione Popolare che, mi pare, alimenti anche qualche aspettativa oltre che rappresentare il nucleo di partenza di un progetto politico condiviso.
Ma occorre definire come ci si sta, quale vuol essere il nostro contributo, come ci si attrezza a livello locale.
Il segretario dice che dentro UP non dobbiamo avere un atteggiamento subalterno.
Bene. Ma molte cose non mi tornano.
L'assemblea di luglio è stata annunciata solo qualche giorno prima e si è svolta senza una nostra adeguata preparazione.
Il 4 dicembre siamo stati presenti senza decidere prima come andare, cosa portare.
Mi è parsa più una partecipazione individuale piuttosto che di un'organizzazione politica ed il primo giudizio sul suo risultato l'ho sentito oggi, a 15 giorni di distanza.
Avverto un deficit di direzione politica.

Da una parte si afferma che è necessario allargare il nostro orizzonte politico, ma poi sulle questioni pratiche siamo carenti.
L'area di Marco Bersani propone la campagna “riprendiamoci il comune”, ma che sulla questione ci sia la nostra adesione l'ho sentito da Bersani stesso in un incontro per costruire il comitato di sostegno della mia città. Nulla dal nostro partito.
Sull'Autonomia Differenziata ho apprezzato l'appuntamento organizzato via web con Tonia Guerra e Giovanni Russo Spena, con degli ottimi contenuti, ma la linea di “Nè aderire né sabotare” che mi pare sia scaturita rispetto alla proposta Villone, mi risulta non adeguata alla situazione perchè alla fine a mancare è la nostra proposta di merito da calare nel confronto politico.
Siamo nell'imminenza della conferenza di organizzazione, su cui la relazione introduttiva ha completamente glissato, ma io credo sia l'occasione da cogliere in pieno per affrontare e risolvere le carenze che ci impediscono di svolgere appieno il nostro ruolo.

In tutto questo rischiamo di non adempiere al nostro compito, viene a mancare la nostra caratterizzazione e, quindi, anche il nostro contributo risulta evanescente e non qualificato.
L'inverso di quello che dovrebbe essere.
Abbiamo l'occasione di affrontare superare i nostri limiti.
Non sprechiamola!

chiudi - stampa