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CPN 17-18 dicembre 2022
Giovanni Bruno
Congratulazioni a Eleonora e Giovanna per gli incarichi in S.E. e a Mara e Rosa per le candidature assai impegnative in Lombardia e Lazio.
Premessa generale sulla linea politica dell’XI Congresso: la discussione di questo CPN svela ciò che sappiamo tutte e tutti, ma che non abbiamo finora voluto ammettere neppure a noi stessi. Il Congresso unitario è stato una rappresentazione, una finzione per l’orientamento politico, che viene dichiarato unitario e poi ciascuna area declina in modi diversi sia a livello nazionale che sui territori, ma anche per il rinnovo della carica del Segretario su cui c’è stato un accordo informale per un “tempo determinato”. I problemi ci sono anche rispetto al gruppo dirigente (Segreteria e DN) che si è via via disgregato fino alla netta divisione politica, come evidenziato da Niccolò Martinelli.
La linea unitaria è una “finta”, e si sono palesate tre linee sempre più nettamente distinte e divergenti:
Ci sono tre ambiti su cui questi tre approcci diversi si sono accentuati.
UP deve essere rilanciata contribuendo con un rinnovamento dell’identità comunista, che si interfacci con movimenti e soggetti (ecoambientalisti, femministi, di classe). Resta la complessità di costruire UP nei territori: ad es., alle elezioni amm.ve per il Comune di Pisa in primavera 2023 dovremo comporre un puzzle tra la coalizione esistente (RC e lista di cittadinanza UCIC) e PaP con cui abbiamo condiviso UP (se proseguirà tale esperienza).
In conclusione dobbiamo chiederci se e come proseguire e consolidare UP, ma soprattutto come ricompattare RC: occorre assumere una posizione coerentemente alternativa alle forze governiste e ondivaghe (PD, SI/Verdi, M5S …) e costruire le condizioni per un movimento di massa anticapitalista e antifascista, per contendere le classi popolari alle destre di governo e di piazza, ma anche per recuperare l’astensionismo; ci si deve misurare nel conflitto sociale aprendo battaglia e contraddizioni nelle grandi associazioni di massa (CGIL, ANPI, ARCI …), ma senza arretrare su posizioni moderate e codiste; dobbiamo lavorare per un nuovo movimento di massa senza scelte compromissorie su economia di guerra, caro vita, lavoro (occupazione, salario, sicurezza), antifascismo, difesa e applicazione della Costituzione, pace (contro invio di armi e aumento delle spese militari e contro la guerra).
Chi può interpretare coerentemente questa linea politica? una segreteria veramente unitaria può essere ricomposta? La condizione è quella di una mediazione articolata e condivisa, se ancora possibile.