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CPN 17-18 dicembre 2022

Fabrizio Baggi

Anzitutto non accetto che Marotta intervenga sostenendo che “in Lombardia non si è fatto abbastanza” per ottenere una coalizione con il M5S. Chiedo rispetto per il lavoro che le/i compagne/i stanno svolgendo e ribadisco che in Lombardia abbiamo fatto tutto il possibile per avere quell’incontro con i 5 stelle tenutosi il 1° dicembre che ha portato a sentirci dire che “stavano lavorando ad entrare nella coalizione di centrosinistra perché volevano essere forza di governo”.

Chiarisco che a domanda precisa rispetto ad un’eventuale riconsiderazione della coalizione di liste dell’alternativa a fronte di un insuccesso rispetto all’accordo col PD il capogruppo 5 stelle ci ha detto che “a fronte di una discussione nazionale non lo avrebbero escluso a prescindere” – abbiamo quindi chiesto loro di darci una risposta entro la data del 6 per via dell’esigenza di raccogliere le firme e la risposta non è mai arrivata. Abbiamo da subito, dopo il 25 settembre, iniziato una serie di incontri con PAP, con Domenico Finiguerra in rappresentanza delle/i compagne/i “senza tessera” con i quali in Lombardia abbiamo collaborato bene nel quadro della condivisione a partire dalla scelta della nostra candidata Presidente Mara Ghidorzi che ringrazio ed abbiamo sempre invitato anche Bruno Belisito in rappresentanza di DeMa il quale ha disertato tutte le riunioni fino a qualche giorno fa. Gli incontri e la discussione hanno portato alla costruzione delle 2 Assemblee regionali, il 25/11 alla quale era presente anche Luigi de Magistris (che ha rifiutato la parola quando gli è stata data) e il 6/12 assemblea che ha ufficializzato la candidatura di Mara e lanciato il progetto.

In tutto questo ci sono stati anche 4 CPR che a fronte di una discussione animata hanno approvato, tenendo fede alla linea decisa al congresso nazionale ed a quanto dichiarato in tutte i luoghi di UP la partenza del progetto in Lombardia. Il 7/12, Luigi De Magistris apre un problema di “modalità” rispetto alla Lombardia e chiede una riunione nazionale per parlarne. La riunione viene prima fissata per l’8 poi fatta saltare. Il 10 ci incontriamo come coordinamento regionale, chiediamo un incontro al coordinamento nazionale ristretto, la domenica 11 io scrivo una mail al segretario chiedendo di intercedere per avere l’incontro.

Alla mail non ho mai ricevuto risposta. Lunedì 11 arriva la data e veniamo convocati per martedì 13. L’incontro del 13 porta ad un ennesimo incomprensibile rinvio a giovedì 15 quando finalmente la questione si sblocca e ci viene dato l’ok a procedere. Nei giorni tra il martedì e il giovedì diverse/i segretarie/i ci hanno scritto esplicitando il disappunto per questo colpevole attendismo che metteva la Lombardia in una situazione di enorme difficoltà per il raggiungimento dell’obiettivo raccolta firme. Ora non sono in grado di garantire che riusciremo a presentare la lista e la cosa che reputo grave è che il territorio lombardo che ha lavorato duramente per l’applicazione di quella che è la nostra linea congressuale sia stato ostacolato da delle divergenze nazionali ed abbandonato da chi dentro il coordinamento nazionale avrebbe dovuto sostenere le istanze del nostro Partito.

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