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CPN 15-16 ottobre 2022
Mirna Testi
Sono 30 anni che nel nostro paese e' in atto un processo di normalizzazione che si e' concretizzato con l'elezione di La Russa a presidente del senato con i voti anche di una parte dell'opposizione e quando la senatrice Segre stringe la mano ad un "fascista" come La Russa è gli augura un buon lavoro, la normalizzazione e' compiuta. Noi, alle elezioni del 25 settembre, siamo stati percepiti come "normalizzati". Infatti UP ha ottenuto un pessimo risultato, abbiamo riconfermato quello di 4 anni fa come Pap, poco più.
Abbiamo perso perche' siamo stati percepiti come uno dei tanti gruppi di sinistra con gli stessi argomenti, non siamo stati attrattivo per nulla, tanto siete tutti uguali. La gente e' sfiduciata, non c'e' un partito che li rappresenti, che si occupi dei loro bisogni e che affronti il problema dei problemi, "il lavoro". Sono 20 anni non non ce ne occupiamo, nel senso di costruire lotte e conflitti. U.P davanti a questa sconfitta deve sciogliersi? Certo che no, ma non deve trasformarsi in un partito o in un soggetto strutturato come fosse un partito, significherebbe chiudere l'esperienza di Rifondazione perche' se cedi sovranità e autonomia sei finito e non avresti la forza di rafforzati.
Dobbiamo,invece, pur nelle enormi differenze cominciare a fare pezzi di strada insieme, essere aperti a chi condivide i nostri percorsi per costruire un polo alternativo, ma senza scorciatoie per evitare errori. Noi, pero', dobbiamo riprenderci il ruolo che deve avere un partito comunista per dare risposte a quel 40% di delusi e per essere egemoni all'interno di quel polo alternativo che vogliamo costruire. Il comunismo non e' superato, anzi più che mai e' necessario ed e' di una attualita' assoluta.