Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 10 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie
CPN 15-16 ottobre 2022
Gianluca Schiavon
Sulla valutazione delle elezioni rimando all'intervento della ultima Direzione
e ribadisco la assoluta necessità di rilanciare nelle piazze una campagna per
la legge elettorale proporzionale. Abbiamo le relazioni con organizzazioni che
ci possono aiutare (G.D., C.R.E.D. e altri) anche tecnicamente rilanciando la
battaglia con quanti lo faranno dall'interno del Parlamento.
Sul soggetto politico U.P. ci sono da subito una serie di elementi da registrare
sotto il profilo programmatico e, in particolare, sulla Giustizia.
Dobbiamo capire se U.P. ha in mente di diventare il soggetto che deve piacere a Gratteri, e a troppi manettari, o se rilancia il profilo di garantismo costituzionale che ci ha sempre individuato. Questo tema sarà una parte significativa dell'opposizione al Governo Meloni visto che il suo Guardasigilli potrà realizzare molti più disastri di quanti non ne possa progettare Larussa da presidente del Senato. Va rivista in U.P. anche la struttura decisionale abbandonando il ruolo di Capo politico per De Magistris, essendo superata la fase elettorale, e, infine, intessuta una relazione stabile del soggetto col Partito della Sinistra europea di cui il Partito è tra i fondatori.
C'è una richiesta effettiva di non abbandonare U.P., nonostante il risultato elettorale frustrante, consolidandola come soggetto elettorale a cominciare dalle prossime elezioni amministrative e regionali magari allargandolo ai comunisti italiani del P.C.I. Non ripeto perchè condivido la necessità di agire il conflitto su guerra e carovita rendondoci protagonisti in tutto ciò che si muove a cominciare dalla manifestazione del 5 novembre che è stata organizzata su una piattaforma parziale.
La pace, come insegnava Capitini, non può essere solo assenza di guerra: deve
contribuire alla creazione di un mondo multipolare nel quale l'alternativa alla
Nato e ai suoi scherani non sia l'autocrazia paternalista di Putin o il fascismo
degli Ayatollah. Mi pare fondamentale anche contribuire alla riuscita dello
sciopero generale di tutto il sindacalismo di base il 2 dicembre. Dobbiamo portare
avanti un percorso di riunificazione di classe anche tra Nord e Sud d'Italia
o tra Est e Ovest dell'Europa altrimenti l'alternativa per gli sfruttati sarà
scegliere tra quale capitalismo difendere con la guerra economica o sul campo.
Ultima annotazione sono ovviamente per il rilancio del Partito a partire dalla
Conferenza d'organizzazione, ma per rilanciare il Partito eviterei di mettere
sempre in discussione i suoi organi democraticamente votati dal Congresso dal
Segretario al CNG.