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CPN 15-16 ottobre 2022
Rosanna Montecchiani
L'intensa relazione del segretario,ci permette di non ripiegarci su un asfittico noi ,spesso condito da un rivangare ,da faide interne,che contribuiscono solo ad allontanare la necessità della costruzione della nostra comunità che deve essere aperta,solidale e pronta alle sfide epocali che ci attendono. Dobbiamo saper dire basta a chiusure e settarismi, sempre pronti a riconoscerlo negli altri,ma mai in noi stess*.
Mentre la destra si fa Governo, guerra nucleare e povertà incombono, c'è la necessità di ricreare conflitto sociale, di tornare a parlare con le miglia di persone che abbiamo incontrato durante la raccolta delle firme e poi in campagna elettorale.,che non ci hanno votato non perchè contrari alle nostre proposte, ma semplicemente perchè non credevano che le nostre proposte fossero UTILI a cambiare la loro quotidianità, per quanto mi riguarda l'ho capito ai presidi e banchetti nelle zone più povere dei quartieri popolari, guardando il loro carrello della spesa all'uscita dei supermercati.
Se questo è, dobbiamo porci la domanda di dove partire,perchè la rifondazione di un pensiero critico sia utile oggi e nel futuro.
Come sia possibile la ri-costruzione della classe per se e quali sono i soggetti del cambiamento .Ci diciamo che siamo un partito intersezionale,quando esso è solo un enunciato,mentre l'intersezionalità è la chiave di lettura per portare alla luce soggetti e soggettività,che interpretano una società sparsa e le contraddizioni che esistono ,quando si sta precipitando nella barbarie. Solo a partire da tutto questo l'intersezionalità è leva di trasformazione.
Il governo della destra si appresta a varare quello che è agenda europa,che le donne hanno conosciuto in Polonia,ma essa non agisce solo sui diritti delle donne,ma agisce sulla patologizzazione delle diversità e sulla supremazia della razza bianca,Cambia un'idea di stato,non agisce solo sui diritti,ma cambia la concezione del welfare e si unisce all'iperliberismo in una alleanza costruita in anni di distruzione di diritti sociali.
Quello che si è costruito in questi mesi,come UP, è un percorso prezioso, che va perseguito. UP è un'opportunità per la rigenerazione del conflitto sociale (carovita, bollette, guerra).é uno spazio da praticare con pazienza, ritenendo che i rispettivi settarismi di chi l'ha fatta nascere,vadano superati con il fare insieme,senza nasconderci le difficoltà ,ma sapendo che non siamo sufficienti a noi stessi, è un processo in continua osmosi basso/alto, senza precipitazione nel dibattito sulla forma, ma nei territori dove è posibile è necessario costruire momenti di conflittualità condivisa e coordinamenti aperti per confrontarsi ed agire.