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CPN 15-16 ottobre 2022

Vito Meloni

Condivido l’analisi del voto del Segretario ma penso che in essa manchi un serio esame dei nostri limiti. Non condivido il parallelismo con Rivoluzione Civile per due ragioni. La prima è che RC nasce come accrocco dell’ultimo momento per le elezioni. UP, invece, nasce come progetto di lungo respiro che comprende anche le elezioni. Abbiamo incontrato De Magistris circa un anno fa; con lui concordammo di lanciare il progetto con un evento pubblico entro un paio di mesi. È accaduto, invece, che abbiamo perso tempo.

Più volte in Segreteria io e altre/i abbiamo messo in guardia dai pericoli di fibrillazione della maggioranza di governo con il rischio di coglierci impreparati. Il Segretario ha sempre di sminuito questo aspetto così come la necessità di partire da un processo democratico nei territori. Le elezioni sono arrivate in modo ignobile ma noi non abbiamo fatto il dovuto per far conoscere per tempo UP. A prescindere dal risultato non possiamo nascondere le nostre responsabilità. Abbiamo gestito male il percorso elettorale.

Ci sono stati seri problemi tanto sulle candidature che sul programma. Da un lato De Magistris ha interpretato il suo ruolo in modo debordante, dall’altro c’è l’approccio totalmente subalterno al rapporto con lui. Si sono prodotte tensioni nel partito e difficoltà a spiegare la nostra proposta ai nostri interlocutori abituali. Intanto, nel partito, abbiamo assistito al congelamento della funzione dei gruppi dirigenti. Trovo inconcepibile che durante la campagna elettorale siano state di fatto sospese le riunioni della segreteria nazionale. Peggio ancora, di fronte alle richieste di riunirsi per discutere di questioni importanti ci si è perfino sentito rispondere “non possiamo perdere tempo nelle discussioni, abbiamo da fare una campagna elettorale”.

Il CPN sappia che vivo con grande disagio la condizione di membro della segreteria, più volte mi sono chiesto se abbia ancora senso parteciparvi. La percezione è che sia un esercizio inutile e che i luoghi veri della decisione siano altri. Il disagio riguarda anche i tempi troppo lunghi di convocazione degli organismi: tre giorni dalle elezioni per riunire la segreteria, dieci per la Direzione nazionale, tre settimane per il CPN. Nel frattempo il partito veniva lasciato senza alcun orientamento. Mi auguro che almeno questo modo di procedere venga quanto prima corretto.

Altro punto di differenza con RC e che tutti i soggetti che hanno con noi dato vita a UP sono determinati ad andare avanti. Decidiamo come. Anche su questo siamo in ritardo: il CPN avrebbe dovuto essere messo nelle condizioni di discutere su proposte concrete. Qualche intervento ha evocato soluzioni che non condivido. Penso che dovremmo avanzare una proposta, a partire dalla segreteria e dalla direzione, da sottoporre rapidamente alla discussione del CPN, nel solco di quanto deciso al congresso e in coerenza con quanto sosteniamo da tempo.
Non condivido, infine, l’idea di una alleanza con SI, M5S e Verdi. Il loro orizzonte è il centrosx, il nostro l’alternativa. Se si vuole cambiare linea politica si chieda un congresso.

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