Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 10 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie

CPN 15-16 ottobre 2022

Daniela Alfonzi

Per punti:

1 - Circa il risultato elettorale di Unione Popolare, non concordo con chi parla di disastro, e in sovrappiù attribuisce a De Magistris il mancato miglior risultato; per quanto una speranza possa avere un fragile fondamento, la delusione che deriva dall’insuccesso è vera e palpabile, ma essa parla più del nostro bisogno di rompere la protratta esclusione dalla rappresentanza parlamentare che di una realistica possibilità. Il risultato elettorale ci dice che resistiamo nonostante le avverse condizioni (legge elettorale, voto utile, competizione con il M5S) ben descritte dal Segretario e la composizione del voto fa intravedere un certo interesse per UP da parte di giovani, cioè possiamo indagare se pur all’interno dello scarso incremento di voti non vi sia stata comunque una sostituzione tra vecchi e nuovi elettori che possa far presagire una capacità di attrazione e mobilitazione. Nella sua relazione il Segretario ha definito le coordinate entro cui sviluppare il progetto: continuare la coalizione di Unione Popolare e continuare con Rifondazione. Da un lato dare continuità al progetto di Unione Popolare ripartendo dall’assemblea del 9 luglio, costruendola con un doppio movimento dal basso e dall’altro, dai territori e dal centro, ampliandone la partecipazione, individuando regole di funzionamento e i temi da condividere, sul modello dei Social Forum del Movimento dei Movimenti, e su cui partecipare e dare vita a vertenze e conflitti . Unione Popolare si deve costruire a partendo dall’esperienza che se ne fa, e dalla riflessione che come Partito ne facciamo insieme; dall’altro lato continuare con Rifondazione con l’orgoglio di chi sa sviluppare pensiero critico e leggere la realtà in maniera autonoma, non chiudendosi per preservarsi, ma innovandosi perché aperti a sperimentare e senza troppe angosce da campionato sportivo: dobbiamo imparare a teorizzare e praticare un’egemonia mite;

2 - La Destra di FdI ha vinto le elezioni , in un travaso di voti interno da Lega e Forza Italia, e non è dilagata nel Paese come correttamente detto nella relazione del Segretario; è cresciuta la percentuale degli astenuti che con il loro non voto dichiarano insoddisfazione, sfiducia e rancore verso tutto il sistema della rappresentanza che non dà risposte a bisogni sempre più impellenti. Diciamo che la Destra farà politiche antipopolari in continuità con il Governo precedente, ma non sappiamo come agirà per mantenere il suo risultato né in che modo andrà a cercarsi il consenso necessario a governare senza scatenare la rivolta sociale: su tasse, lavoro, welfare e reddito di cittadinanza, pensioni potranno essere assunti provvedimenti populisti, conditi da narrazioni manipolatorie che contrappongano poveri a poveri e gli ultimi ai penultimi, ma dove la Destra ha libertà di azione e può esprimere i suoi valori -Dio Patria Famiglia- senza le costrizioni dell’atlantismo o dei dogmi dell’Unione Europea è sui diritti civili usati per scardinare culture progressiste e favorire un disciplinamento che faccia da argine alle paure sociali ed esistenziali e porti verso una società autoritaria. Il connubio tra liberismo economico e conservatorismo etico potrà servire a rendere stabile quello che per adesso è “solo” una vittoria elettorale e il tentativo di governare.

3 - Potremo domandarci, per fare una riflessione sulla nostra cultura politica, perché il reddito di base non è diventato una nostra bandiera.

chiudi - stampa