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CPN 15-16 ottobre 2022

Mimmo Cosentino

Il 25 settembre ci consegna un risultato elettorale negativo, dovuto al contesto oggettivo in cui è stata costretta la nostra lista (voto anticipato, costruzione affrettata delle liste, difficoltà temporali nel coinvolgimento dei territori), ed anche ai limiti soggettivi della nostra campagna, che ha mostrato il boicottaggio di alcuni territori e che non ha saputo parlare adeguatamente al sud e alle lotte. Non si è registrato il valore aggiunto di De Magistris, sul quale era stata costruita nei mesi precedenti una narrazione sbagliata.

Il dato più significativo è quello rappresentato dalla crescita dell’astensione, a conferma della separatezza della società rispetto ad un quadro istituzionale chiuso ed escludente rispetto alla domanda di democrazia, partecipazione e alla rivendicazione dei diritti sociali. Non va sottovalutato quanto si è costruito con UP, sia sul piano delle convergenze tra le forze politiche costituenti, sia per l’interesse e il coinvolgimento attivo di molte realtà ed esperienze associative e di movimento.

Occorre operare per valorizzare, spersonalizzando il progetto, la potenzialità di una scelta che pone le condizioni per lo sviluppo di una alternativa sociale e politico contro il neoliberismo, la guerra, il carovita, da fare crescita nelle vertenze rifuggendo dalle scorciatoie politiciste. Da questo punto di vista dobbiamo seguire con attenzione il congresso della Cgil, criticandone la perdita di autonomia e le modalità di gestione. Il Prc, che è in difficoltà, deve avere la consapevolezza di potere “dirigere e qualificare” Up, praticando compiutamente la scelta congressuale del partito sociale, e riattrezzandosi nella CdO sul terreno della rigenerazione delle pratiche e nella ridefinizione del gruppo dirigente.

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