Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 10 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie

CPN 15-16 ottobre 2022

Carmelo Chitè

Buongiorno a tutte/i, esiste un prima e un dopo il 25 settembre, ritengo l’ analisi del Segretario sulle elezioni politiche abbastanza approfondita. Sicuramente sono tante le variabili che hanno portato alla sconfitta: alcune vengono da lontano altre sono contingenti (es. tempi ridotti, raccolta firme, la stagione estiva ecc…).
Attribuire la sconfitta solo al sistema elettorale è riduttivo, certo quando si gioca una partita le regole sono la prima cosa da conoscere per poter giocare. Non dobbiamo sottovalutare l’ egemonia della destra nella società . Il successo elettorale dell'ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, si spiega anche col radicamento in larga parte del sottoproletariato messinese di valori e pratiche della cosiddetta “destra sociale” infatti riesce ad eleggere all’uninominale un deputato e un senatore arrivando secondo dopo Schifani col 20% alle elezioni regionali.

Se è vero che dobbiamo affrontare uno scenario inedito è necessario modificare il nostro partito con adeguate soluzioni organizzative e politiche. Tutto ciò guardando cosa succede intorno a noi.
In particolare, sicuramente l’ANPI svolgerà un ruolo più incisivo e rilevante per opporsi alle iniziative del nuovo governo in difesa della costituzione e dei suoi valori. Attenzione dovremo prestare allo svolgimento del congresso della CGIL. Faccio parte, in rappresentanza del 2° documento della commissione di garanzia della camera del lavoro di Messina e quello che purtroppo sto notando in questo avvio delle assemblee di base è una scarsa partecipazione delle lavoratrici/lavoratori. Questo dato è coerente con l’astensionismo alle elezioni e va contrastato.
Senza il coinvolgimento delle RSA/RSU nessuna mobilitazione è possibile. Il 2° documento, infatti, parla espressamente di valorizzazione e protagonismo delle delegate e dei delegati.

L’esperienza di UP deve proseguire perché ce lo chiedono i nostri elettori/sottoscrittori, ma è necessario non precipitare soluzioni organizzative. PAP e il PRC hanno un differente DNA e il tentativo di PAP di intercettare un populismo di sinistra non decolla, come dimostrano tutte quelle esperienze elettorali in cui PAP si è presentato da solo anche in competizione con noi. Occorre allargare il perimetro.

Il conflitto in Ucraina coinvolge sempre più il nostro Pese e il rischio che si allarghi e si utilizzino armi nucleari è sempre più probabile con conseguenze devastanti nelle nostre vite. L’Europa vuole classificare la Russia come stato “terrorista” per escluderlo dalla comunità internazionale. Ma la Russia gode, specie nei paesi più poveri, di un atteggiamento non ostile. La definizione di terrorista comunque non esclude trattative, il recente negoziato per il gas fra Israele e Hezbollah lo dimostra.
Sulla guerra è finita l’ora dei dibattiti e arrivata quella della mobilitazione.

chiudi - stampa