Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 27 e 28 ottobre 2018

OdG approvato

Rifondazione Comunista il 10 novembre a Roma contro il razzismo e le diseguaglianze sociali

Il Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Europea considera suo impegno fondamentale per questo autunno, una forte partecipazione alla manifestazione nazionale contro il razzismo e le diseguaglianze convocata da un vasto comitato promotore di oltre 200 realtà sociali, forze politiche e associative, sindacati, per il prossimo 10 novembre a Roma.
Una manifestazione pacifica, plurale e di massa, che partirà da P.zza della Repubblica alle ore 14.00, con uno striscione unitario recante la scritta "Uniti e solidali contro il razzismo e il decreto Salvini".
Consideriamo questo primo appuntamento nazionale, indetto tanto contro le scelte xenofobe di questo governo quanto di quelli che l'hanno preceduto, con il loro carico di razzismo, repressione contro ogni forma di dissenso, che colpisce sia migranti che solidali, lavoratrici e lavoratori, occupanti di case e esperienze di opposizione sociale e politica al potere, come ineludibile per chi come noi intende far parte di un reale e necessario movimento delle classi popolari.
Dobbiamo essere in tante e tanti a unirci sotto il logo "indivisibili" utilizzato anche nella recente manifestazione oceanica che si è tenuta su simili contenuti a Berlino e che, logo che stiamo utilizzando sui social come stanno facendo le altre forze promotrici.
È importantissimo essere a Roma per quella data, così come manifestare lo stesso giorno contro il medioevale Decreto Pillon o, prima ancora il 3 novembre prossimo a Trieste, ritrovarci in una manifestazione antifascista e antimilitarista alla vigilia del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.
Dobbiamo lavorare nei nostri territori affinché ognuno di questi momenti permetta il costruirsi o il ricostruirsi di relazioni sociali e politiche unite dal rifiuto tanto delle politiche del governo quanto dalle proposte di pseudo opposizioni in parlamento in cui tentano di recuperare credibilità democratica gli stessi il cui operare antipopolare ha favorito la nascita in Italia di uno dei governi più a destra della propria storia.
Il paese in cui ci riconosciamo è quello dell'accoglienza rappresentato da sindaci come quello di Riace Mimmo Lucano, oggi ingiustamente sottoposto a provvedimenti repressivi, dalle e dai militanti antirazziste/i, dagli operatori delle Ong, colpiti dalla giustizia di classe in quanto rei del "reato di solidarietà".
Il paese in cui ci riconosciamo è quello che si ribella al caporalato, allo sfruttamento, alle diseguaglianze sociali riaffermando il diritto inalienabile alla casa, ai servizi, ad un lavoro stabile che ponga al primo posto la dignità della persona.
Il paese che vogliamo incontrare nelle piazze, non solo il 10 novembre, ma sempre e per sempre è quello antisessista, antirazzista, ambientalista, che quotidianamente si impegna per una società diversa fondata su eguaglianza e libertà, prima fra tutte quella di movimento.

Stefano Galieni

 

chiudi - stampa