Partito
della Rifondazione Comunista Documento respinto In Italia si sta rafforzando un blocco politico che risponde alla crisi con autoritarismo e razzismo senza discostarsi dalle politiche neoliberiste che l’hanno prodotta. Il Governo Lega-Cinque Stelle ha un ampio consenso popolare e il blocco politico irreggimenta un blocco sociale. Le culture politiche che sono al governo contribuiscono a rendere senso comune razzismo e xenofobia, consolidandosi ulteriormente. Il Governo italiano – nell’unione tra gli slogan “governo del popolo” e “Prima gli Italiani” diventa così punto di riferimento per i populismi di destra di tutta Europa. E’ urgente, dunque, costruire in Italia e in Europa una alternativa sia all’europeismo liberista di PPE e PSE che al rafforzarsi dei sovranismi di destra, che trattano con Ue senza metterne in discussione le politiche neoliberiste. Il CPN del Partito della Rifondazione Comunista ritiene strategico lavorare a una ricostruzione del blocco sociale attraverso il conflitto, il mutualismo, la costruzione di contropoteri, la battaglia per un nuovo senso comune e in discontinuità con la logica politicista dell’unità della sinistra. Il progetto di Potere al Popolo, nello spirito costituente rappresentato dal suo manifesto fondativo, è nato con questa finalità. Per questo il Prc deve continuare il suo impegno dentro Potere al Popolo affinché possa realmente rappresentare un’alternativa alla deriva reazionaria nel Paese e recuperare il suo spirito costituente. Potere al Popolo deve cioè superare la precipitazione settaria che lo ha portato ad essere uno dei partitini della sinistra d’alternativa con un’attenzione maniacale ai sondaggi ed alle tornate elettorali come indice dell’ascesa del gruppo dirigente di ex Opg e Rete dei Comunisti; deve ripristinare pratiche democratiche e di agibilità per tutti i compagni e le compagne. Infatti, da questa gestione è derivata una marginalizzazione dei territori periferici a favore delle grandi aree metropolitane, un verticismo celato dietro la parvenza di “grandi momenti di partecipazione”, una visione delle assemblee territoriali come sorta di mero terminale del gruppo dirigente nazionale. Pap, recuperando la democrazia e lo spirito del manifesto, deve rappresentare uno spazio politico in cui costruire l’alternativa alle destre e all’austerità imposta dall’Europa e in cui investire. L’inadeguatezza della Segreteria nazionale del Partito della Rifondazione Comunista e l’ambiguità della linea politica, in base alla quale indistintamente si poteva fare, ieri il Brancaccio, oggi Pap e domani il quarto polo, hanno indebolito la battaglia politica per la piena applicazione del Manifesto fondativo. Questa iniziativa politica, che richiede una forte discontinuità nella linea e nel modo di essere del Prc, deve invece ritornare ad essere una priorità per la costruzione dell’opposizione politica di classe al governo italiano ed europeo. E proprio in chiave europea la dichiarazione di Lisbona fornisce una base di aggregazione importante di rottura da sinistra con i trattati e l’austerità. Non di meno è necessario un approfondimento sul ruolo della Rifondazione Comunista dentro e fuori la costruzione di Potere al Popolo al fine di studiare le nuove forme della partecipazione e attivare un processo d’innovazione reale del partito stesso. Per tanto il CPN impegna l’intero Partito a:
Firmatari: Imma Barbarossa
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