Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 2 e 3 dicembre 2017

Odg assunto dal CPN del Prc S.E. in data 3/12/2017

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI DEI CANTIERI NAVALI DI PISA E SAVONA DELL’AZIENDA MONDOMARINE

La profonda crisi che negli ultimi mesi ha attraversato i cantieri navali di Savona e Pisa, di proprietà della Mondomarine di Savona, non sembra essere lontana da una soluzione.
A due anni di distanza dall’acquisizione del gruppo savonese dei due cantieri navali, che pareva in grado di rilanciare la produzione di yacht mantenendo, anzi ampliando, i due siti produttivi, la situazione è nuovamente sull’orlo del precipizio: i circa cento addetti presenti nei due stabilimenti, cui vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto, sono in stato di agitazione perché l’azienda di proprietà di Falciai a luglio ha chiesto il concordato preventivo, che indica uno stato di crisi d’insolvenza e prelude al fallimento e alla chiusura.
In questi mesi i lavoratori dei due stabilimenti di Pisa e Savona si sono trovati uniti nella mobilitazione per impedire la chiusura dei due siti produttivi ed evitare la drammatica situazione che ne scaturirebbe per l’occupazione nelle due città; tuttavia, per la non chiara situazione finanziaria dell’azienda e per la mancanza di un acquirente credibile al momento, la situazione di Mondomarine appare assai preoccupante.
In realtà, la situazione di difficoltà non deriva da una crisi aziendale legata a mancanza di commesse e lavoro, ma ad una debolezza economico-finanziaria dell’azienda stessa, incapace di sostenere i costi della produzione.
In attesa dell’udienza del 6 dicembre per l’avvio della procedura fallimentare, i lavoratori continuano la mobilitazione per chiedere chiarimenti sull’azione dell’azienda, che non presenta il piano industriale concordatario necessario ad evitare il fallimento, e garanzie precise sulla loro situazione occupazionale.
Il Cpn del Prc esprime la più completa solidarietà ai lavoratori di Pisa e Savona e sollecita un incontro tra le OOSS e l’azienda per risolvere la situazione, e un intervento governativo che impedisca la drammatica soluzione del fallimento e della chiusura dei cantieri, individuando altri soggetti capaci di presentare piani industriali e occupazionali garantiti con la necessaria copertura finanziaria, per garantire il mantenimento delle attività produttive e occupazionali attuali.

Marco Ravera, Alessandro Favilli.

 

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