Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 9 - 10 giugno 2012

Documento respinto

Le recenti elezioni amministrative rappresentano ancora una volta una sconfitta per la Federazione della Sinistra. Genova rappresenta soltanto il caso più eclatante: dal 2007 PRC e PDCI insieme passano da circa 22mila a 5 mila voti (da 11mila a 5 mila rispetto alle regionali del 2010), la FdS elegge un unico consigliere comunale indipendente e rimane fuori della Giunta comunale. Il dato numerico rispecchia di fatto un'incapacità di intercettare il malcontento diffuso nei confronti del Governo Monti, un dato in controtendenza rispetto a quanto è accaduto nelle elezioni in Spagna, Grecia e Francia, dove la reazione popolare alle misure di austerity imposte dall'UE sospinge le forze della sinistra. Paradossalmente il risultato italiano, la sconfitta della sinistra e l'esplosione del Movimento 5 Stelle ricalca parzialmente quanto avvenuto nelle ultime elezioni in Germania, dove la LINKE perde consensi a favore dei Pirati. Ma in Germania quest'anno è stato battuto un record negativo per l'occupazione, mentre l'Italia tocca il livello di disoccupazione più alto dal 2004.

Il fenomeno Grillo, nella sua contraddittorietà, non può essere liquidato semplicemente come una manifestazione di populismo o di 'antipolitica'. E' semmai la dimostrazione che una piccola forza identitaria, capace di esprimere la rabbia popolare e il disgusto per la pseudopolitica, con alcune parole d'ordine chiare, può crescere in un quadro di indipendenza da centrodestra e centrosinistra, nel vuoto di rappresentanza politica dei lavoratori, dei giovani, degli strati inferiori del ceto medio massacrati dalle banche e dal loro governo.

In un paese in cui – pur in assenza di una reazione sociale diffusa alle politiche di Monti – vi sono state lotte importanti, che, in alcuni casi, hanno saputo resistere e portare a casa qualche risultato (No Tav, Fincantieri, la FIOM, i tassisti e gli autotrasportatori) appare chiaro come non esista una rappresentanza politica di sinistra di quelle lotte né, più in generale, dei settori popolari colpiti dalle politiche del grande capitale. D'altra parte ci sarebbe da stupirsi che chi lotta contro il Governo PDL-UDC-PD possa riconoscersi in una sinistra che quasi ovunque si candida a governare i comuni inseme al PD e a fungere da esattore dell'IMU e da artefice dei tagli che lo stesso PD ha votato nel parlamento nazionale.

Rilanciare la proposta della 'sinistra d'alternativa', insieme a Vendola e Di Pietro, per compiere l'ennesima illusoria operazione di condizionamento a sinistra del PD significa riproporre la linea politica che ha determinato l'inutilità sociale del PRC in questi anni e una lunga serie di sconfitte elettorali, mentre il Partito è vicino al collasso politico, organizzativo, finanziario. Al vuoto politico a sinistra non si risponde attraverso la riproposizione di una linea politica fallimentare coniugandola con alchimie organizzative improbabili, per mano degli stessi apprendisti stregoni inventori della Federazione della Sinistra. Serve una nuova forza politica in grado di rappresentare il mondo del lavoro, i settori sindacali d'avanguardia, i ceti popolari e i protagonisti del conflitto sociale nel nostro paese. Una nuova forza politica fatta di lavoratori e per i lavoratori, indipendente dal centrosinistra, fondata sull'autofinanziamento e la cui sopravvivenza non sia legata ai finanziamenti dello Stato, una forza radicata nei posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei quartieri popolari, in cui dirigenti e rappresentanti istituzionali guadagnino lo stipendio di un normale lavoratore, infine una forza politica con un programma di difesa degli interessi popolari e di trasformazione socialista della società, vincolante e declinato in modo semplice. Questa è l'unica risposta alla crisi della sinistra e alla marea montante del grillismo. Questa è la proposta che il PRC rivolge all'insieme delle forze dell'opposizione sociale e politica al governo Monti e a quella europea di austerità.

MARCO VERUGGIO
MARA ARMELLIN
LUIGI MINGHETTI

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