Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 9 - 10 luglio 2011

Ordine del Giorno della Segreteria

Contro la manovra del governo e l’euro plus pact

In nome dell’Europa monetarista, il Governo impone una manovra di 51 miliardi, oltre 40 dei quali “scaricati” sugli anni 2013 e 2014, a cui si aggiunge la delega assistenziale che prevede altri 17 miliardi di tagli entro il 2014. E’ una stangata complessiva di 68 miliardi, un colpo micidiale al mondo del lavoro e allo stato sociale.

Si attaccano i diritti sociali e i servizi essenziali, attraverso tagli di 9,6 miliardi agli enti locali, 7,5 miliardi alla sanità con la reintroduzione dei ticket, la riduzione dell’indicizzazione delle pensioni, l’aumento dell’età pensionabile per le donne anche nel privato, il prolungamento ulteriore del blocco delle assunzioni, della contrattazione e dei salari dei dipendenti pubblici.

Si preannuncia un drastico ridimensionamento delle prestazioni assistenziali, dall’indennità di accompagnamento all’assegno di invalidità, con lo scopo di ‘fare cassa’ ai danni di persone con disabilità, anziani non autosufficienti e famiglie in difficoltà. Si interviene nuovamente sulla scuola, dal blocco degli organici all’accorpamento degli istituti.

La manovra è gravemente iniqua dal punto di vista sociale e recessiva sul terreno economico.
Tutto questo avviene nel quadro europeo dell’Euro Plus Pact i cui obiettivi, dal perseguimento ad ogni costo del pareggio di bilancio entro il 2014 e la riduzione del debito a tappe forzate, rappresentano vincoli irraggiungibili per buona parte dei paesi europei. Vincoli di un’Europa, i cui paesi, hanno messo a disposizione dall’inizio della crisi oltre 3000 miliardi di euro per salvare il sistema bancario, trasformando il debito delle banche in debito pubblico e ora si apprestano a varare manovre distruttive dei sistemi di welfare e nuove ondate di privatizzazioni. Un’Europa che avrebbe le risorse per affrontare in altro modo la crisi del debito, ma che continua a consegnarsi mani e piedi al sistema finanziario che ha rinvigorito piuttosto che riformato con le scelte sin qui fatte, estremizzando le politiche neoliberiste all’origine della crisi.
Il CPN di Rifondazione Comunista impegna il Partito a sviluppare la massima iniziativa contro la manovra del governo così come contro le politiche economiche e sociali dell’Unione Europea, a partire dal contrasto all’Euro Plus Pact. E’ infatti evidente che le politiche europee e quelle dei singoli paesi si sostengono a vicenda in un rimando di responsabilità che serve a presentare come ineluttabili scelte che ricadono invece nella piena responsabilità dei diversi livelli di governo. In questo quadro il CPN impegna il Partito a:

-preparare la giornata di mobilitazione europea del 15 ottobre indetta dagli Indignados in tutta Europa contro le politiche di austerity;

-utilizzare ogni occasione di dibattito, a partire dal prossimo incontro dei partiti della sinistra europea per affinare la propria piattaforma di proposte alternative a livello continentale;

-organizzare attivi territoriali, iniziative, volantinaggi lavorando a costruire le convergenze politiche e sociali più ampie possibili contro la manovra del governo;

-far vivere le proposte della campagna sociale intrecciandole all’opposizione alla manovra del governo.

Assunto dall’Assemblea

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