Partito della Rifondazione Comunista
X Congresso

Intervento di Antonio Bianco

Ho riflettuto molto sullo slogan del nostro Congresso “c’è bisogno di rivoluzione”, ed ho pensato, e nessuno creda che io voglia essere originale a tutti i costi, che noi abbiamo invece bisogno di Normalità, forse questa è la vera rivoluzione.
Il No espresso dal popolo italiano il 4 dicembre è, per il nostro Partito, una vittoria ma anche una sfida per riaffermare la dignità della persona umana.
Non basta enunciare i diritti inseriti nella Costituzione ma occorre praticarli rendendoli corpo vivo ed effettivo nella comunità italiana.
In Italia milioni di persone sono escluse dall’esercizio dei diritti Costituzionalmente garantiti a causa del JobsAct ed i Voucher che massimizzano la precarietà, o con l’aumento delle tasse scolastiche che riducono le iscrizione ai corsi universitari, o con la riduzione della spesa sanitaria che, in modo drammatico, impedisce a cura e la prevenzione anche delle più diffuse patologie. In Campania le persone affette da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), nonché da disabilità grave e gravissima, attendono l’erogazione del Fondo Nazionale per l’Autosufficienza (FNA) 2016 sperando di riceverlo entro la metà dell’anno prossimo. Nel frattempo restano privi di cura ed assistenza domiciliare. L’assegno di cura è erogato sempre con un anno di ritardo, a macchia di leopardo, in quanto in alcuni Distretti Sanitari il Decreto Dirigenziale deliberativo dei fondi della Regione Campania è interpretato con modalità discutibili ed applicato con criteri contrari ad ogni logica giuridica ed umanamente accettabile.
Questi governi neoliberisti con le articolazioni regionali attuano politiche non inclusive, privilegiano in modo massiccio la privatizzazione al fine di assicurare la riduzione della spesa pubblica senza credibili sbocchi ai problemi quotidiani.
Noi abbiamo detto NO allo stravolgimento della Costituzione in quanto vogliamo cambiare la realtà in cui viviamo, conservando, però, la nostra identità. Non possiamo tuttavia pensare che il PRC, nella fase storica in cui ci troviamo, possa da solo, e con le forze attuali, essere visto come polo di aggregazione per la sterilizzazione delle politiche neoliberiste. Né possiamo attribuire le nostre “Disgrazie” solo alla legge elettorale ovvero allo scarso “appeal” nell’elettorato. Non vogliamo essere solo un forza di governo ma non possiamo nemmeno rinunciare a questa possibilità.
Non un cartello elettorale senza sbocchi e prospettive ma un’entità politica stabile, autenticamente alternativa al PD e di sinistra, che riconosca nella persona e nella sua dignità il programma politico da cui partire per la nascita di una nuova civiltà politica, morale e sociale.
Noi dobbiamo affrontare questa sfida ed il NO sociale espresso con il Referendum impone al nostro Partito di transitare dalla fase, come affermato dal compagno segretario Paolo Ferrero, dell’enunciazione dei diritti a quella dell’effettivo esercizio degli stessi da parte di ogni cittadino. In mancanza, il nostro NO rimarrà sterile e privo di qualsiasi contenuto. Siamo una forza politica credibile agli occhi del nostro elettorato, non disperdiamo questo patrimonio e costruiamo insieme, e con gli altri, il futuro. Abbiamo le idee ma non la forza elettorale per attuarlo.

Antonio Bianco Segreteria Regionale Campania Responsabile Sanità


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