Gennaro Orefice

Maitan si è domandato come mai in questa fine secolo il paese della classe operaia ha toccato il punto più basso. Penso che tra i motivi ci sia il processo degenerativo dei principali partiti della sinistra. In particolare il movimento operaio è stato incapace di impedire quella frantumazione che negli ultimi decenni ha sconvolto il mondo del lavoro. Esistono rapporti di lavoro che nessuno è in grado di tutelare. Alla Pirelli di Settimo, dove lavoro, mi è stato denunciato il caso di un operaio che stava lavorando da più di 20 ore senza sosta. E’ difficile ricostruire una capacità d’intervento e difesa sindacale nei luoghi di lavoro. In questo senso dobbiamo rilanciare la nostra azione nel movimento sindacale, in particolare costruire una sinistra sindacale più forte e determinata nella Cgil, a partire dall’immediata unificazione di Area dei comunisti e Alternativa sindacale. Bisogna poi spenderci nella battaglia contro la concertazione, ma per fare questo serve una prospettiva generale. Lo scenario che oggi può avanzare un’ipotesi di riqualificazione del movimento dei lavoratori, è proprio la crescita d’una vertenza e di una lotta generali per il recupero salariale, non solo a livello nazionale ma anche europeo ed internazionale.