Contributo Conferenza d'Organizzazione 2015

Circolo di Cuneo

Il Centro sociale di Cuneo

Come è nato

Preannunciato a Gaiola a inizio luglio, dopo un'intensa opera di inchiesta estiva il Centro sociale di Cuneo inizia la sua strada con la riunione del 15 settembre.

Allora senza nome (Centro sociale di Cuneo era un'ipotesi, al pari di Casa del popolo ed altre) nasce dagli ambienti della lista, si propone di dare un servizio ai ceti popolari della città e di essere un punto di riferimento per il mondo della sinistra e dei democratici cuneesi.

Necessario e possibile

Non nasce dal nulla. Lo richiede la gravità della crisi che colpisce duro anche da noi e l'ampiezza del dolore sociale.

Ne testimoniano la possibilità i tanti momenti di impegno, lotta e elaborazione dei militanti cuneesi, l'ampiezza e l'articolazione delle loro competenze.

Lo conferma l'analisi dei soddisfacenti risultati elettorali, con dei grossi buchi neri, della lista Tsipras alle recenti elezioni europee.

Cosa vuole diventare

Stare con la gente, davvero

L'aspirazione, il tempo dirà quanto fondata, è tanto semplice a dire quanto difficile a praticare: rendersi utili, nei fatti più che nelle parole, alle persone in difficoltà.

Senza cercare voti (i voti, se ce li meritemo e magari non subito, verranno) né entrare in concorrenza con alcuno, collaborando quando possibile con le istituzioni.

Gli obiettivi

Gli obiettivi del “centro sociale” sono 5 :

a) un intervento diretto, in tempi e modi realistici senza furia né presunzione, ma con modestia, efficienza e continuità nei settori in cui è più acuta la sofferenza sociale

b) la messa a disposizione di uno spazio libero in cui riunirsi per tutti coloro che, all'interno delle basilari discriminanti di antifascismo, antirazzismo, antisessismo, antiomofobia, lo desiderino

c) costituire un possibile punto di riferimento delle tante realtà della sinistra culturale e sociale

d) essere un luogo utile per affrontare realtà nuove anche dal punto di vista analitico che via via si presentino (per esempio il Ttip o la nuova dimensione assunta dal dramma dei profughi)

e) fare l'apripista per la nascita di realtà consimili in provincia di Cuneo.

La sede

In partenza è in Corso Saluzzo 28, nel centro storico di Cuneo, nei locali che attualmente condividono Rifondazione e Costituente dei beni comuni. La sede è piccola ed è l'unica che ci possiamo permettere, ma è comunque sufficiente per iniziare. Se il Centro avrà successo, col tempo si potrà anche riparlare della sede.

Le attività previste

Naturalmente è la realtà che deciderà cosa faremo per cui è essenziale la dimensione dell'ascolto e la massima duttilità nell'aderire alla varie necessità e richieste del nostro corpo sociale di riferimento.

Le attività inizialmente previste dal Centro sono state una serie di sportelli e punti informativi (casa, immigrati, legale, psicologico, operaio) accompagnati da attività culturali e conviviali.

Prevista anche una dimensione organizzativa che la realtà ha dimostrato al momento sovradimensionata e non di aiuto ma che in futuro diventerà invece indispensabile.



Cosa è e cosa sta diventando

Il Centro sociale è vissuto in questi mesi principalmente dell'entusiasmante esperienza dello Sportello casa che ha saputo rappresentare da solo nella lotta contro il decreto Lupi per la vendita all'asta delle case popolari l'intera , dicesi intera , realtà degli assegnatari della provincia.

Ci sono stati poi tentativi nelle varie direttrici previste all'atto della costituzione del Centro.

All'inizio non è stato facile ma proprio recentemente le cose hanno cominciato a quagliare.

A cominciare dalla strutturazione dei locali e dall'attrezzarli anche per il mangiare, bere, vedere la Tv e i Dvd. Insomma dal punto di vista ludico e associativo la struttura di un vero e proprio Centro (Centrino a dir la verità, a mangiare ci stiamo in 30).

Ha preso poi il via l'iniziativa del Dentista sociale , che stando alle premesse dovrebbe avere un sicuro successo.

Sta quagliando anche l'iniziativa di consulenza e supporto psicologico : ci sono fior di esperte, sappiamo cosa fare e come farlo, bisogna solo propagandarlo e iniziare a farlo.

Si parla poi già in maniera ravvicinata della ripresa del gruppo di acquisto di cui si sta definendo la proposta merceologica e discutendo se farlo in sede con appuntamento settimanale o riprenderlo in strada il sabato mattina (saranno le disponibilità pratiche dei compagni a decidere).

Un'idea su cui stiamo cominciando a lavorare e che ci sembra assai promettente è quella di un' associazione di amicizia Italia-Grecia con magari come battesimo un viaggio politico-balnerare in Grecia per quest'estate.

Anche se alcune cose si sono fatte e altre si stanno incamminando, non sono da nascondere alcuni buchi neri segnatamente la mancata costituzione dello sportello immigrati e di un intervento sulla situazione operaia e giovanile.

Solo l'apporto di nuove idee ed energie permetterà di farlo.


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