Contributo Conferenza d'Organizzazione 2015

Conferenza di organizzazione regionale del Piemonte 2015

Il partito in Piemonte

La platea della conferenza di organizzazione in Piemonte (iscritti 2014 e nuovi iscritti al gennaio 2015) è stata poco al di sopra dei 1000 iscritti. Abbiamo svolto nel periodo della conferenza di organizzazione 42 conferenze di Circolo (32 della Federazione di Torino, 4 della Federazione di Alessandria, 3 della Federazione di Cuneo, 2 della Federazione di Asti, una conferenza di Circolo in Val Sesia (prov. di Vercelli). A Racconigi (CN) dato l’esiguo numero di Compagni iscritti al PRC nel 2014 si è tenuta una riunione sui temi della Conferenza con la Sinistra Racconigese ed un’iniziativa pubblica con il Segretario Nazionale. A Casale Monferrato si sono riuniti i Compagni, non avendo i numeri per una conferenza di Circolo e anche qui si è organizzata un’iniziativa pubblica con il Segretario Nazionale, come ad Alessandria. Le conferenze provinciali si sono tenute nelle province di Torino, Cuneo, Alessandria, Asti.
A Novara e Biella le conferenze di Federazione hanno coinciso con le conferenze di Circolo, non avendo Circoli organizzati in queste province, mentre Asti città ha svolto la conferenza con il CPF. Non siamo stati in grado di svolgere la conferenza nella Federazione di Vercelli e nel VCO.
La fotografia del Partito a livello regionale ritrae una presenza “a macchia di leopardo”: il PRC in Piemonte è una grande Federazione torino centrica, con qualche presenza nei territori, molto rarefatta nel nord della regione: a Biella hanno partecipato 7 Compagn* alla Conferenza Provinciale su 31 iscritti 2014, a Novara 12 Compagn* con alcune presenze esterne di realtà locali di lotta, ma a votare il documento sono rimasti in 4 iscritti in tutto.
Il documento nazionale è stato respinto nella Conferenza Provinciale di Asti (4 SI, 6 NO, 2 AST).
Alla Conferenza Provinciale di Alessandria, il documento ha avuto 1 solo voto favorevole, tutti gli altri partecipanti si sono astenuti, con una forte produzione di documenti da parte dei Circoli territoriali. A Biella il documento è passato con astensioni ed emendamenti, come a Novara.
Il Circolo della Val Sesia ha praticato un’astensione accompagnata dalla presentazione di un documento politico alternativo. A Torino il documento è stato votato a grande maggioranza dei partecipanti alla conferenza.
Nella Federazione di Cuneo è stato votato all’unanimità, con una partecipazione interessante da parte degli iscritti (una sessantina su circa 120).
Tra i tanti contributi scritti prodotti dalle realtà territoriali, due presentano una innovazione nell’organizzazione territoriale: il progetto de “La Poderosa” a Torino e il progetto di Centro Sociale a Cuneo (molto più modesto ma che sta avendo buoni ritorni).
I CIRCOLI
Al di fuori di Torino e provincia (600 iscritti ed una trentina di Circoli) nel resto del Piemonte abbiamo tre Circoli attivi in provincia di Cuneo (Cuneo città con sede in affitto, Mondovì, Saluzzo-Savigliano) con una presenza ed una sede del PRC nella Sinistra Racconigese. A Cuneo città abbiamo un Consigliere di opposizione iscritto al PRC ed eletto nella Costituente dei Beni Comuni, un Sindaco ed un Consigliere nel piccolo Comune di Valdieri, in valle Gesso, dove ormai da quattro mandati nostri iscritti amministrano, una Compagna che fa l’Assessore nel Comune di Valloriate. A Saluzzo la lista Sinistra saluzzese esprime una Consigliera di maggioranza non iscritta che ha aderito all’Altra Europa. La Sinistra racconigese esprime un Consigliere di opposizione, a Mondovì su alcune tematiche (acqua, casa, etc..) si collabora con un Consigliere Comunale di Mondovì in movimento che aveva aderito all’Altra Europa.
I Circoli cuneesi da ottobre in poi hanno lavorato fortemente sul tema casa organizzando attività di sportello, raccolta firme ed assemblee pubbliche. Interessante poi la ripresa e la presenza di un piccolo nucleo di Giovani Comunisti che insieme ad altri giovani della provincia sono molto attivi sull’antifascismo e sulla scuola.
Ad Alessandria vi sono 4 Circoli attivi (Ovada, Tortona, Pontecurone, Alessandria città) ed una presenza a Casale. Vi e' una presenza istituzionale ad Ovada (un assessore), a Pontecurtone (un assessore e un consigliere) e ad Arquata (un consigliere).
Nel periodo della conferenza si sono organizzate due iniziative pubbliche, una a Casale come Casale Bene Comune e Altra Europa con Ferrero e Panagopulos, una ad Alessandria come Altra Europa con Ferrero e Revelli. Inoltre anche ad Alessandria si sta lavorando sul tema casa: dopo l’unificazione tra le ATC di Cuneo, Asti ed Alessandria questo potrebbe essere un fronte di lavoro comune.
Per quanto concerne la lotta contro il terzo valico, vertenza di primaria importanza per il nostro Partito, è annunciata una grande manifestazione per il 18 aprile, che dovrà avere valenza regionale. Ad Asti la Federazione che ha ancora sulla carta due Circoli (Vinchio e Asti città) ha subito un forte calo di iscrtti (da 150 circa a 79) ed il gruppo dirigente che ha gestito localmente il Partito in questi anni lo considera sostanzialmente superato, a fronte di possibilità enormi di collaborazione (casa del popolo ed un Consigliere di opposizione nel capoluogo) e di rilancio del Partito stesso, che di fatto da dopo la festa di settembre non ha più fatto iniziative come PRC. Gli ultimi sviluppi poi sono drammatici. Manca una presenza organizzata in un capoluogo importante come Vercelli: dei due Circoli superstiti quello più numeroso, Crescentino, ha lasciato la sede e non ha svolto la Conferenza di Organizzazione in dissenso con il Partito a livello regionale. Questo, mentre nella provincia sono presenti gravi problemi ambientali, come quello delle ex centrali nucleari di Saluggia e Trino che contengono circa il 90% delle scorie nazionali come “sito provvisorio”, mentre il Circolo “Brigate Garibaldi” della Val Sesia svolge attività sia di partito che istituzionale e lamenta un isolamento, mancando una Federazione, dal resto del Partito.
I Compagni di Novara hanno rimesso in piedi l’attività politica su alcune vertenze locali: F-35, scuola, antifascismo, in una provincia dove il PRC prima della scissione di SEL era molto forte. Il partito ha ancora una sede di proprietà, che abbiamo messo in vendita a settembre: con parte del ricavato si potrebbe affittare uno spazio più accessibile e meno oneroso come spese fisse.
Negli ultimi tempi è stato anche fatto un certo lavoro nel gruppo locale de l’Altra Europa, dove purtroppo ha recentemente pesato “il caso Ardizio”. A Biella i nostri Compagni sono impegnati nei comitati e collettivi che si occupano di TAV e questioni internazionali, in particolare sulla Palestina e nella vertenza che riguarda la difesa dell’ospedale locale. Infine il VCO l’unica provincia dove ancora non siamo riusciti a incontrare i nostri pochi Compagn*presenti ne l’Altra Europa, che nei giorni scorsi ha organizzato un’iniziativa pubblica con FIOM, ARCI,SEL, oltre al PRC. Siamo inoltre presenti nel coordinamento GAP del VCO (Verbania e Omegna) e nella lista “una Verbania possibile”.

Torino

L’elemento di maggiore novità di questa Conferenza di Organizzazione sono gli spazi rinnovati di questa sede nella quale stiamo svolgendo i nostri lavori.
In questi mesi Rifondazione Comunista di Torino ha lavorato ad una riorganizzazione degli spazi della sede provinciale e regionale, per un loro utilizzo integrato, una loro rivitalizzazione, riproponendo per l’appunto, in un certo qual modo, il modello delle Case del Popolo: spazi di aggregazione, di confronto, di condivisione e solidarietà. Il 21 marzo ha preso il via un Circolo ricreativo, sportelli sociali in tema di diritti alla casa e dei migranti, un centro di assistenza fiscale. Si è ripartiti con il Partito Sociale e con i gruppi di acquisto popolare. Per l’avvio di queste attività e l’utilizzo integrato degli spazi si è costituita l’Associazione di promozione sociale “La Poderosa” – l’associazione è affiliata all’RCI –una scommessa impegnativa che deve fare i conti con limiti di risorse e forze soggettive.

Un bilancio

Nel CPR del 10 gennaio avevamo stabilito di lavorare su alcuni temi: • aprire un confronto con tutte le forze sociali, politiche e sindacali impegnate contro il governo Renzi e Chiamparino per dare continuità e far crescere l’opposizione: su questo tema abbiamo partecipato e partecipiamo a confronti pubblici in Regione, che hanno subito un’accelerazione con l’impegno della FIOM piemontese
• rafforzare e sostenere le vertenze locali sul tema casa (sfratti, vendita all’asta delle case popolari, etc.) che culmini in una manifestazione regionale: il 9 marzo lo sportello casa di Cuneo, quello di Torino, hanno avuto un incontro con l’Assessore regionale alla casa, qualcosa si muove ad Alessandria.
• ottenere l’incremento dell’occupazione garantendo i servizi pubblici e il welfare in alternativa alle cosiddette “grandi opere” distruttive ed inutili;
• organizzare un attivo regionale delle lavoratrici e dei lavoratori: non abbiamo ancora stabilito una data.
• organizzare la campagna del tesseramento 2015: laddove si lavora seriamente e siamo presenti vi sono anche nuove adesioni. • rafforzare le strutture di comunicazione interne ed esterne: finora non ha funzionato, occorre mettere in campo un sito regionale su cui in questi mesi è iniziato un impegnativo lavoro della compagna Marzocchi (segreteria). A seguito di questo lavoro però, i compagni dovranno collaborare. Presto verrà riproposto un sondaggio per ottenere una chiara visione del partito in tutti i suoi ambiti.
• costruire un impegno ed una mobilitazione sulle tematiche ambientali, preparando una conferenza sul tema al fine di costruire un'agenda delle lotte ambientali sulle quali il Partito deve essere presente. • rilanciare l'iniziativa autonoma di Partito e giovanile sui temi del diritto allo studio, sempre più gravemente minacciato, della cultura e delle istituzioni educative pubbliche di ogni ordine e grado. • lavorare affinché la conferenza di organizzazione diventi un momento di rinnovamento e riorganizzazione del PRC in Piemonte, organizzando nell’immediato attivi provinciali di confronto sullo stato del Partito e sulle vertenze in atto.
• lavorare attivamente nei comitati e coordinamenti territoriali de L’Altra Europa con Tsipras per delineare collettivamente le fasi del processo costituente del nuovo soggetto politico unitario e plurale della Sinistra: il nostro Partito piemontese ha avuto un ruolo di primo piano nella raccolta firme per l’Altra Europa, supportando i Compagni in Val d’Aosta. L’assemblea di Roma del 18 e 19 aprile sarà la prima Assemblea nazionale che vedrà pienamente definito il “corpo sociale”, che come tale avrà la piena facoltà di assumere decisioni collettive. Sarà un’Assemblea di delegati e delegate, dovendo rappresentare l’insieme di coloro che, sottoscrivendolo nelle sue linee di fondo, hanno aderito al percorso, a partire dalle assemblee provinciali che si terranno fra il 2 e il 15 aprile, per poi confluire nell’Assemblea di Roma.

Proposte organizzative

Intanto proviamo ad indicare una serie di punti su cui proporre di lavorare nei vari territori:
• Antifascismo: positivo il lavoro svolto dai G.C. a Torino in vista della mobilitazione di ieri contro i fascio-leghisti, nel cuneese nel collettivo denominato “Granda antifascista” ed importante la partecipazione di un Compagno del Piemonte alla nuova carovana antifascista in partenza per il Donbass (si ritiene che la rete dell’ANPI possa essere un riferimento valido laddove è slegata dal PD)
• Lavoro: punto fondamentale per tutti i territori, ma con scarsa conoscenza (occorre mappare e fare un lavoro d’inchiesta. Fondamentale poi mettere insieme i nostri lavoratori in un momento di confronto e organizzazione, una piccola conferenza) . Riflettere sul percorso da intraprendere per aprire un dialogo con i lavoratori atipici. • No F-35 Novara e Biella
• Scorie nucleari e loro deposito : Trino e Saluggia (VC) • Amianto: Casale e Ivrea (AL e TO)
• Sanità: occorre fissare giorno per incontro pre-commissione con la segreteria regionale, subito dopo la conferenza di organizzazione: ( può interessare tutte le federazioni ) intanto consideriamo importante la mobilitazione sull’ ospedale di Biella. Monitorare l'accessibilita' delle donne alla legge 194.
• Trasporti: NO TAV Lyone-To e 3° valico ) per le federazioni di TO e AL. La lotta per la difesa della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza rappresenta una vertenza di massa, nella quale siamo presenti. Ma più in generale occorre affrontare i trasporti per pendolari e studenti (questo livello coinvolge un po’ tutte le federazioni) • Energia: da un lato si collega alle scorie nucleari e alla necessità di ottenere il loro trasferimento in un sito definitivo (assolutamente più sicuro). Ma in modo più ampio ed esteso, la nostra iniziativa deve riguardare l’efficienza energetica per ridurre lo spreco di energia; l’uso di fonti rinnovabili (questo riguarda tutte le federazioni). • Rifiuti: Inceneritore (TO) discariche, l’inquinamento conseguente. La raccolta differenziata e il riciclaggio (anche questi riguardano un po’ tutti).
• Formazione: occorre intrudurre uno strumento che consenta la condivisione in rete di contributi finalizzati alla formazione. • Scuola: a Torino e Grugliasco e' in corso un lavoro di radicamento nelle scuole superiori da parte della giovanile attraverso seminari dietro invito degli studenti degli istituti occupati.

Ripensare l’organizzazione territoriale delle federazioni

Venuta meno la suddivisione in provincie, in Piemonte occorre, quando necessario, riorganizzare il Partito localmente, superando le divisioni puramente amministrative, cercando di accorpare vari territori in base a tematiche comuni.

Due cose da fare subito:
1) per quanto riguarda le realtà più piccole a nord della regione (Biella, Novara, Vercelli) occorre coordinare l’esistente e cercare di lavorare per temi: scorie nucleari e ambiente, F-35, sanità e trasporti, superando l’attuale divisione amministrativa, con un impegno diretto della segreteria regionale.
2) Rilanciare la Federazione di Asti con i compagni/e che credono nel ruolo del PRC.


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