Premessa
La documentazione cartacea recuperata fino ad oggi è una piccolissima parte di quanto prodotto nel corso degli anni dal Partito della rifondazione comunista. La sua estrema frammentarietà evidenzia che nel corso degli anni non ci si è mai occupati centralmente di conservare quanto si andava producendo.
Essa andrà integrata con la parte conservata dai singoli Dipartimenti e dall’ufficio del Segretario, oltre che dalla documentazione in formato digitale depositata nel server, e tali documenti andranno a completare la porzione del Fondo già lavorata.
Della massima utilità per colmare i vuoti saranno i versamenti dei fondi personali dei/delle dirigenti.
Tutto il materiale raccolto nei fondi denominati rispettivamente “Direzione nazionale” (1) e “Liberazione”, costituisce una fonte importante e ricca di materiale utile alla testimonianza del ruolo che il Partito di rifondazione comunista ha svolto nel nostro Paese dagli anni novanta del Novecento ad oggi.
Introduzione
Fine ultimo della nascita dell’archivio è quello di rendere consultabile agli studiosi, ma anche a semplici amanti della storia, oltre che ai militanti e alle militanti tutta la documentazione prodotta negli anni dai vari dipartimenti e organi di partito e per farlo si è reso necessario un lavoro di recupero, inventariazione, descrizione ed archiviazione delle carte.
Il primo passo è stato dunque quello di rintracciare e recuperare fisicamente il materiale rimasto fino a ieri all’interno dei magazzini della sede del partito; in un secondo momento si è passati alla lavorazione di quanto recuperato cercando di produrre una prima mappatura della documentazione.
Già ad un primo sguardo era chiaro che non tutti i dipartimenti avevano avuto la stessa cura nella conservazione di quanto prodotto negli anni: le carte infatti sono state ritrovate in parte già ordinate, in parte sciolte oppure inserite senza un criterio apparente all’interno dei faldoni.
In fase di lavorazione, una volta eliminati tutti quegli elementi nemici della conservazione a lungo termine (come grappette in metallo e buste di plastica), si è cercato di mantenere l’ordine dato in origine alla documentazione da chi l’ha prodotta. Ogni nucleo di carte che risultasse portatore di significato, è stato sottoposto ad una prima analisi e descrizione grazie al software Gea 4.0: è stata inserita nella scheda relativa una prima descrizione del tipo di documentazione presente al suo interno, gli è quindi stato assegnato un titolo ed una data cronica (se desumibile). Ognuno di questi nuclei di carte ha dato vita alle cosiddette “unità archivistiche” raccolte fisicamente all’interno di nuove “buste” (ordinate numericamente in ordine crescente). Nella creazione delle unità archivistiche si è rispettata la separazione originaria delle carte riportando anche, laddove fosse presente, il titolo dato dallo stesso soggetto produttore al nucleo documentario.
Nella descrizione della documentazione particolare attenzione è stata riservata durante la compilazione dei campi utili ad identificare il significato delle carte: titolo, data cronica, tipologia della documentazione, soggetto produttore. Grazie a questi elementi, già ad un primo stadio della lavorazione, è possibile rendersi conto della provenienza del materiale recuperato.
Il passo successivo è stato quello di creare le “serie archivistiche”, le quali formano l’archivio del Partito della rifondazione comunista.
Gran parte della documentazione recuperata fino ad oggi è costituita da corrispondenza, ritagli stampa o materiale divulgativo e propagandistico prodotto dai vari organi di partito dal 1991 al 2009.
I dipartimenti che hanno lasciato una mole più consistente di documenti sono il Dipartimento organizzazione ed il Dipartimento comunicazione. Grazie a queste carte abbiamo documentazione capace di narrare gli avvenimenti legati ai Congressi nazionali (2), alle campagne elettorali e alle Conferenze nazionali di organizzazione. Interessante risulta essere il materiale propagandistico prodotto in occasione delle grandi manifestazioni o durante le campagne elettorali, nonché i molteplici i verbali delle riunioni che le federazioni provinciali e i circoli di partito hanno inviato alla Commissione nazionale per il congresso in previsione di quest’ultimi. Tra le carte inviate e ricevute della Commissione nazionale in occasione dell’VIII Congresso (2008), troviamo anche tutta la documentazione preparatoria contenente le modifiche apportate allo Statuto del partito.
Testimonianza della grande attenzione che il Partito ha riservato negli anni ai temi della privatizzazione della RAI, nonché di Poste Italiane, e all’importanza che da sempre ha dato agli strumenti informatici del web e delle telecomunicazioni, sono le carte contenenti non solo appunti ma vere e proprie relazioni e testi dei decreti legislativi. Emerge inoltre anche il notevole impegno che Rifondazione comunista ha messo nella lotta a livello parlamentare per la par-condicio.
Numericamente inferiore ma di grande importanza sono anche le carte relative alle campagne per il tesseramento: è presente non solo il materiale divulgativo ma anche gli elenchi degli iscritti al partito nonché alcune schede di iscrizione inviate all’ufficio tesseramento.
Interessante è la parte prodotta dal Dipartimento inchiesta, capace di raccontare l’attenzione che il partito ha puntato sui diversi temi sociali nel corso degli anni.
Le carte appartenenti alla Segreteria (3) hanno un peso particolare in quanto risultano prodotte durante o in previsione delle riunioni: relativamente all’anno 1996 sono presenti anche i verbali di riunione.
Apparentemente di poco valore ma molto utili per la ricostruzione del lavoro svolto dai vari Uffici di partito sono quegli appunti manoscritti, quelle rubriche o interi quaderni contenenti appunti di lavoro: testimonianza preziosa delle varie fasi di progettazione di un evento. Di pari passo anche le carte contenti gli organigrammi dei vari dipartimenti in grado di testimoniare il personale più o meno attivo nei diversi uffici di partito l corso degli anni.
Curiosa invece è la presenza di una sceneggiatura intitolata “E ora?”.
Tra le carte recuperate è stato rintracciato anche materiale documentario prodotto da «Liberazione» (4) contenente appunti relativi all’organizzazione del quotidiano, le statistiche dei dati di vendita e alcune copie degli inserti speciali venduti in allegato al giornale.
Ampia documentazione è stata prodotta per la preparazione delle feste di «Liberazione»: Liberafesta. Abbiamo non solo i volantini e manifesti ma anche le scalette degli eventi ed una serie di curriculum vitae di comici, cantanti ed altri personaggi dello spettacolo.
Tra le carte rintracciate, quelle rivestite di maggior valore per la ricostruzione della storia del partito sono inserite all’interno della serie “Nascita del Partito della rifondazione comunista”. Nei casi in cui sia stato possibile ricondurre i documenti al soggetto produttore, sono stati suddivisi tra i diversi “versamenti personali” (5), mentre laddove si è perso il legame con la fonte sono stati inseriti in ordine cronologico all’interno della serie: abbiamo così i versamenti di Bruno Steri, Bianca Bracci Torsi, Mauro Bellisario; Paolo Ferrero, Roberto Musacchio, Sandro Valentini, Stefania Brai e Domenico Iervolino. Tra corrispondenza; volantini, ritagli stampa e comunicati stampa, queste carte documentano un arco cronologico che va dal 1974 al 2008: grazie ad esse abbiamo notizie certe relative allo scioglimento del partito Democrazia proletaria e del PCI nonché del passaggio dal Movimento per la rifondazione fino alla nascita del Partito della rifondazione comunista. Importanti i documenti e gli interventi rintracciati, relativi al I e al II Congresso del Partito per la rifondazione comunista.
1 Questo fondo è composto attualmente da 1024 unità archivistiche, suddivise in 128 buste.
2 Sono stati ritrovati documenti del III, IV, V, VI e VII Congresso.
3 Questa documentazione copre un arco cronologico che va dal 1996 al 2000.
4 Questa documentazione copre un arco cronologico che va dal1993 al 2010.
5 Questi versamenti sono stati sollecitati in occasione di un evento specifico. La mostra “Provare e riprovare” organizzata dallo stesso archivio durante l’VIII Congresso nazionale del Partito della rifondazione comunista svoltasi a Napoli.